Greg Jager, originario di Roma, ha realizzato una grande opera sull’ampia superficie esterna dell’area ristoro del complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università Federico II di Napoli.
L’artista ha incastonato tra forme e colori tipici del suo stile astratto, permeato dalla sua formazione come grafico, alcune sagome di oggetti simbolo di svago e snack, quali fogli e frutti, per creare ritmo e dinamicità lungo una zona di passaggio per studenti e professori.
Il progetto di restyling avviato nel complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università di Napoli Federico II, si è arricchito di un nuovo murale frutto di un lavoro di squadra tra il DEMI (Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni) e il DiSES (Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche) nelle persone delle Direttrici Adele Caldarelli e Maria Gabriella Graziano, e dei professori Roberto Vona e Antonio Acconcia. L’opera, dal titolo “Intrecci di Storie” è stata realizzata dall’artista Luogo Comune, con il coordinamento di INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.
Come un lungo fregio greco, in ogni possibile metopa, l’artista ha creato un percorso storico evolutivo che racconta, attraverso immagini e colori, i momenti topici della storia dell’economia di impresa. Si parte nella fascia superiore con la rappresentazione dell’invenzione della macchina a vapore, dei conflitti mondiali, dello sbarco sulla luna, dell’invenzione di internet fino ad arrivare alla fascia inferiore dove si snodano tutte le principali teorie economiche dalla curva normale, alla teoria della mano invisibile, dalla teoria dei giochi al premio Nobel Franco Modigliani. E poi, ancora, Schumpeter, Miller, fino alla rappresentazione del fordismo, delle innovazioni di Olivetti e del futuro tecnologico delle energie rinnovabili. Luogo Comune ha scelto di lavorare con l’ausilio di colori primari che restituiscono piena dinamicità all’opera, al momento selezionata come sfondo delle lezioni su Team per far conoscere anche agli studenti che in periodo pandemico non frequentano le aule universitarie, la nuova porta d’accesso creativa del dipartimento.
INWARD ha partecipato al convegno “L’Arte Urbana e i suoi processi culturali in Emilia-Romagna”, a cura di Pierpaolo Ascari e Pietro Rivasi, è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena in collaborazione con l’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna e PsicoArt – Associazione di Psicologia dell’arte APS.
La giornata è iniziata con i saluti introduttivi da parte di Andrea Bortolamasi, Assessore Cultura, Politiche giovanili e Città universitaria comune di Modena e Claudio Leombroni, Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
La prima prima sessione ha ospitato gli interventi “Addomesticare la città: consumo visuale e produzione di spazio” di Sarah Gainsforth, Ricercatrice indipendente, “Sicurezza, decoro e pandemia” di Tamar Pitch, Università di Perugia e Comitato nazionale di bioetica, e “Lo scandalo dell’adolescenza nella città degli adulti” di Giorgia Silvestri, Responsabile progetti di educativa di strada, Cooperativa Sociale Aliante Modena.
La seconda sessione si è composta degli interventi “Ho fatto della mia casa il mondo. Street art, comunicazione, controcultura” di Francesco Spagna, Università di Padova, “Rovesciare la prospettiva. Arti visive e cultura visuale nel Writing e nella Street Art” di Claudio Musso, Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, e “Per una responsabilità “illegale” dell’artista” di Fabiola Naldi, Accademia di Belle Arti L’Aquila, che comporranno la seconda sessione.
La terza e ultima sessione ha visto la partecipazione di Luca Borriello, direttore ricerca INWARD, con l’intervento “Per fare un Tavolo. Competenze e municipalizzazione della creatività urbana in Italia”; sono seguiti gli interventi “Profili di diritto d’autore nel graffiti writing e nella street art” di Enrico Bonadio, The City Law School di Londra, “Graffiti of Names Textures: collective emergences of metropolitan visual identities from the urban tissues” di François Chastanet, Accademia di Arte e Disegno di Tolosa in Francia, Architetto & Disegnatore di caratteri tipografici, e in conclusione, “Siamo vandali, anzi artisti. Le regole del mondo dell’arte e quelle della scena” di Pietro Rivasi, Curatore indipendente.
Con l’intervento “Terra Madre”, l’artista siciliano Rosk ha lavorato in sinergia con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse producendo una nuova opera per il complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con il coordinamento di INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.
L’artista ha rappresentato un’immagine familiare ma mai troppo ammirata: la nostra Terra, con un’estrusione delle sue componenti interne, dalla superficie terracquea al nucleo interno, un globo scomposto come in lievitazione su ampie mani che qui una caratteristica artistica sfaccetta come a ricordare le visioni attraverso i quarzi, chiaro richiamo allo studio dei cristalli. A questo, per la Terra, si accompagnano la geologia, l’idrologia, la vulcanologia e altre discipline, mentre sotto la stessa una distesa giallo sabbia reca impresse le tracce che ricerca e studia la paleontologia, i fossili.
Con l’opera “Accumulo”, realizzata da Luigi Loquarto in arte Gig per il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, riprendono gli interventi realizzati negli spazi del complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università Federico II di Napoli. Gig ha tenuto conto, in primis, della peculiarità dei singolari supporti: due monconi di colonne che lasciano pensare a campioni estratti profondamente tramite carotaggio.
Il suo lavoro omaggia le Scienze della Terra, dunque, e si lascia ispirare da una immaginaria stratigrafia del terreno, dove due livelli grafici di pietre si sovrappongono senza combaciare, accumulandosi: nel primo livello, il colore ascende dal grigio scuro al giallo chiaro delle varietà del tufo, mentre nel secondo compaiono, alternate a sagome completamente nere, le pietre porose che da sempre contraddistinguono la ricerca artistica di Loquarto. Chiude in sommità, colmando la sezione delle colonne, il rosso molto intenso del principio lavico, nell’intimità della forza motrice, dell’energia operosa della Terra.
Da un’idea di Umberto De Gregorio, Luca Borriello e Luca Marciani, sviluppata dal team di INWARD insieme ad EAV – Ente Autonomo Volturno srl / Regione Campania e Fondazione Grimaldi, con Anm Napoli e Municipalità II del Comune di Napoli, è nato il progetto di creatività urbana per il sociale “Casa Montesanto”.
Sull’angolo anonimo tra l’ingresso alla Cumana e l’uscita della Funicolare, l’artista napoletano Vittorio Valiante ha dipinto nei riquadri di cinque vecchie finestre altrettanti ritratti di protagonisti della comunità locale: un adolescente, un diversamente abile, due genitori, una donna anziana, una bambina. Tutti insieme, come una grande famiglia, sorridono ai passanti nel segno della fiducia ed ognuno secondo i valori che esprimono: l’importanza del dono, la forza di volontà, la solidità della famiglia, l’intimità della propria dimora, la cura della natura.
L’opera è di fronte l’ex Bianchi, dove ognuno dei cinque enti sociali che si occupano delle fasce deboli rappresentate poi nei dipinti ha condotto laboratori e confronti con la propria utenza; un progetto durato tre mesi, che ha coinvolto decine e decine di persone ed ha dato lo spunto all’artista per le opere finali.
Con il nostro Centro Studi Inopinatum abbiamo pubblicato il saggio divulgativo “Streetness& Inopinatum: the “sense of the street” and the “unexpectedimpertinence”. For a binary code in street art” scritto da Luca Borriello, direttore ricerca INWARD, sul secondo numero (volume 5) del famoso SAUC Scientific Journal di Lisbona, intitolato “Desire Lines: Metaphorical”.
Il volume, che conta contributi da diversi paesi tra cui Svezia, Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Spagna, Cina, Francia e Italia, propone interessanti approfondimenti che spaziano dal diritto d’autore delle opere di arte pubblica ad una approfondita analisi della contestualizzazione dell’arte di strada.
Nella pubblicazione sono riuniti i saggi: “Whose Wall is it Anyway? Using street art to navigate the private and the public in a community” di Anna Augusto Rodrigues; “Polysemiotic Communication vs. Multimodality: Metaphoricity in Street Art” di Georgios Stampoulidis; “The Past in Public Space. Der Jahrhundertschritt: A Lieu de Memoire As An Urban Intervention of Memory” di Julia Friederike Pank; “Zero Tolerance = 100 New Techniques Swedish / Nordic Street Art” di Elena Calderon Alaez; “In the Pursuit of Permanence, Is There Only Persistence? Contemporary Graffiti Practices in Toronto” di Rachelle Sabourin; “Contextualizing graffiti and street art in suitable museum settings. Street Art Today’s upcoming museum in Amsterdam” di Giovanna Di Giacomo; “Paint & Pedal. From street art to public art” di Angela Souza; “Street Art is dead. Again and again. Brief State of the (Urban) Art” di Mauro Filippi.
La quarta delle quattro opere di street art previste nell’ambito della prima call CREAV, programma lanciato da EAV – Ente Autonomo Volturno srl con INWARD, è stata firmata dallo street artista napoletano IABO presso la stazione di Bursciano, sulla linea Napoli – Baiano.
Si tratta di un omaggio pop al santo patrono locale Sant’Antonio da Padova, nato anche grazie ad alcuni confronti con la comunità cittadina, che ha suggerito di completare la figurazione con un bel passaggio poetico a firma di Raffaele Tramontano. Dai qui l’importanza dei gigli, non solo come decorazione in senso vegetale, ma in riferimento alle macchine da festa che i fedeli innalzano per celebrare il santo patrono.
L’opera dal titolo “Fides, Spes et Caritas”, virtù teologali su cui si basa l’ordine francescano, è stata presentata al pubblico insieme con l’artista, il presidente EAV Umberto de Gregorio e il sindaco del Comune di Brusciano Peppe Montanile.
“Rurbanart – Arti Tradizioni Territorio” è un progetto lanciato da Corvino+Multari e INWARD, insieme al Comune di Colle Sannita, Pro Loco di Colle Sannita e in collaborazione con Coldiretti Benevento.
Si tratta di un ambizioso concept di valorizzazione architettonica e promozione artistica dell’identità locale che mette insieme architettura, creatività urbana ad ispirazione rurale e mondo agricolo che parte dal Comune di Colle Sannita per estendersi alle aree interne dell’Alto Sannio. Qui gli esperti di INWARD, grazie alla partecipazione di artisti italiani attenti alla storia e all’identità dei territori, disegneranno un innovativo circuito di street art che rievoca e promuove la gloriosa tradizione dell’agricoltura, dell’artigianato, della panificazione, dei pascoli, dei boschi e dei tanti altri scenari e valori della ruralità.
L’iniziativa è stata presenta al pubblico con la partecipazione del sindaco di Colle Sannita Michele Iapozzuto, il presidente della Pro Loco di Colle Sannita Giovanni Colarusso, il direttore ricerca di INWARD Luca Borriello, l’architetto Vincenzo Corvino dello studio CORVINO+MULTARI, e Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti. Per l’occasione è stato proiettato anche il video “Colle: Passato, Presente, Futuro“, con il montaggio di Gianpaolo De Siena e Michele Salvezza e le musiche di Daniele Mutino.